LA PRIMAVERA CHE SONO
Dal rumore nell’oscurità
giungo alla porta di luce,
“Eccomi, sono tornato”.
Dai labirinti della nostalgia
divento polvere per risorgere
così bevo aria
mentre nei polmoni
divampano campane
si spiegano i venti.
Sono ritornato
da un presente antico
a un passato nuovo.