LA CASA DI VETRO

Non ero io
quello dato per disperso
nel mare della luna,
anche alzandomi sulle punte
dei piedi non riuscirei
ad accarezzarla.
Le candele si consumano
e fanno scendere le gocce di cera
rugiada sui petali
che non sanno,
protetti dai vetri della storia.
Spezzato dal rasoio del vento
un ramo si abbatte sul tetto di vetro
liberando dall’alto
una fila interminabile di anni.
Nell’abisso della notte
sboccia il bianco,
curioso,
delle silenziose azalee.


marco boietti

da
“AZIMUT”