E' con "Dalibor" 2011, Edizioni il Grappolo, che Marco Boietti sceglie di vivere dentro le mura del Mondo e di dialogare con il Mondo.
Se talvolta la parola dell'Autore fondamentalmente oscura, non certo nel suo significato, in Dalibor diventa parola dell'anima, ovvero un dono del pensiero teso alla semplicità, a una partecipazione corale verso un mondo più consapevolemente proietatto verso una causa autenticamente più fraterna: "Lasciate all'uomo la notte senza pensieri / lasciate al falso la vanità d'esser vero. / Non posso vendere a peso d'oro. / Quel fuoco sa bruciare dentro un sapore di facile approdo / per la luce di qualsiasi faro" (Ultima ode).
La solidarietà è l'unica cosa che possiamo condividere per non perderci nel peso del tempo.    

Graziella NANTE


Con "Dalibor" 2011, Edizioni Il Grappolo, il titolo del libro è quello di un'emozionante opera lirica del compositore Bedrich Smetana, Marco Boietti trasferisce il proprio mondo emotivo a Praga, dove l'autore sembra guidare il lettore in una visita a quel castello, molto ben riprodotto in copertina, che tanta parte ha nella tragedia del protagonista.
Il mondo delle immagini si fa meno tragico che nei lavori precedenti, il quotidiano appare mare meno increspato, l'esistenza, anche quella letteraria, sembra aver provato maggior equilibrio. Se così fosse sarebbe, per l'autore, un invito a guardare sempre a Est.
"Conosco dove si vedono gli incontri quella casa è sotto il cielo / gli specchi si appannano per i sospiri dei corpi, stagione contro stagione" (Quella strada) ricorda la rigida morale che imperava ovunque negli anni '50, forse più severamente negli stati del blocco d'oltre cortina. Un bell'esempio di sogno poetico ce lo offre "Tiberiade": "Quella poesia pulsava nel guscio di nastrini /come quelli del vestito dopo la pioggia / ... un soffio porta via l'acqua di troppo. Le parole trovano la luce / i riflessi di madre perla incontrano l'oro della luna".
L'immagine poetica di Boietti trova qui, una delle più riuscite espressioni di questo lavoro.

Giancarlo DE AMBROSIS