E' ambientata a New Delhi la nuova
sceneggiatura di Marco Boietti il cui titolo è "La coda del
pavone", 2014, L'arcolaio.
PREFAZIONE DI ELENA POZZI
"Marco Boietti, poeta sensibile e fantasioso con già all’attivo diverse raccolte di versi, esordisce questa volta con quella che si potrebbe definire una “sceneggiatura poetica” ambientata in un luogo non luogo: una Nuova Delhi solamente suggerita dai dialoghi e suggestiva al pensiero, che fa da sfondo a una vicenda piuttosto lineare ma particolarmente simbolica. Ne La coda del pavone – titolo piuttosto significativo, se si pensa che nella mitologia indiana questo animale rappresenta il cielo stellato e quindi qui , nello specifico, uno sguardo dall’alto sulle vicende umane – a emergere è soprattutto un senso di fragilità e precarietà che accomuna tutti i personaggi travalicando i contrasti socioculturali propri della megalopoli indiana e di tutto il subcontinente".
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PREFAZIONE DI ELENA POZZI
"Marco Boietti, poeta sensibile e fantasioso con già all’attivo diverse raccolte di versi, esordisce questa volta con quella che si potrebbe definire una “sceneggiatura poetica” ambientata in un luogo non luogo: una Nuova Delhi solamente suggerita dai dialoghi e suggestiva al pensiero, che fa da sfondo a una vicenda piuttosto lineare ma particolarmente simbolica. Ne La coda del pavone – titolo piuttosto significativo, se si pensa che nella mitologia indiana questo animale rappresenta il cielo stellato e quindi qui , nello specifico, uno sguardo dall’alto sulle vicende umane – a emergere è soprattutto un senso di fragilità e precarietà che accomuna tutti i personaggi travalicando i contrasti socioculturali propri della megalopoli indiana e di tutto il subcontinente".
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