PREFAZIONE



Sgomberiamo subito il campo dall’equivoco: con Oxana Marco Boietti va oltre la poesia per intraprendere un sofferto viaggio nel cuore di tenebra e nei meandri dell’animo umano. A differenza di altre opere analoghe, l’autore non cede al nichilismo e concede al lettore una speranza grazie alla donna. E’ un percorso tortuoso e tormentato che però non sfocia nel baratro, bensì in una speranza rappresentata da Oxana, elemento salvifico ed illuminante. Boietti mostra il marcio delle piaghe umane, le cicatrici prodotte dai morbi, la vita devastata dalla guerra e il lettore respira, tocca, percepisce nella sua interezza il puzzo della purulenza, della bassezza umana, del degrado fisico e morale ma non è travolto da un cupio dissolvi.
La fiamma segreta, che scorre nella forza del vivo sangue benefico della donna, diventa forza propulsiva e rigenerante. Il poeta sente tutto il palpito della vita e palpita con essa. La vita di una donna e la rivoluzione sono il soggetto predilettivo della sua arte. Con Oxana l’autore getta una luce sul ruolo della donna nella storia e, indirettamente, ammonisce gli storici affinché producano un gesto di umiltà e riscrivano la storia senza dimenticare le donne, poeticamente, l’altra metà del cielo. La storia di un paese è anche storia delle donne. Estremizzando, si può affermare che la storia di un paese è la storia delle donne di quel paese. Sono loro a donare figli, mariti, padri, compagni, e non ultime, se stesse.
Boietti crea mirabilmente un’aura rarefatta, magica, intensa e carica d’amore. Oxana è permeato da un’atmosfera fuori del tempo e da momenti di liricità profonda che coinvolgono il lettore e lo rendono partecipe e protagonista. La lotta delle donne russe, attive e audaci dedite con sofferenza, coraggio, abnegazione alla causa pari, in alcuni casi, superiore a quella di compagni, amici, mariti è un manifesto di emancipazione femminile, un monumento alla parità di genere. Quelle di Boietti sono donne ammirevoli ed esemplari. In loro convive la tenerezza in amore e la durezza e la resistenza nell’affrontare le tragedie della vita. Sono donne indistruttibili e vincenti. Oxana è l’emblema di queste donne e attraverso i versi di Boietti diventa una figura indimenticabile, viva. Reale. Il poeta predilige il moto delle emozioni, gli slittamenti della percezione, la rivelazione di orizzonti sconosciuti da parte di una donna alla ricerca di smarrimento nelle pieghe del mistero.
I ritmi della parola non rappresentano soltanto lo specchio simbolico della realtà, sono la sintesi di tutti i modi di far vivere la donna come un flusso inquieto di energia. La semplicità di Oxana ha qualcosa da donarci, da dirci, ha la sua storia, un messaggio più celato, più addormentato, più lento da risvegliare, ma si trasforma e si evolve con caparbietà e determinazione, si esprime attingendo vigore dalla sua inesauribile sorgente.
Oxana nonostante le difficoltà della rivoluzione, della perdita degli affetti più cari, promana una vitalità serena, evoca momenti dolenti di vita quotidiana dove piccoli gesti sono esaltati nella loro spontaneità.


Reali richiami del cuore ci immergono in un chiarore composto da emozioni e sentimenti, parla di attimi di umori, di pensieri impressi nella sua memoria.
La riflessione esistenziale emerge in immagini tenere, bucoliche talvolta contemplative ed il trascorrere del tempo si svela nella sua bellezza. Oxana richiama luoghi di una terra che l’ha vista crescere dilaniata dalla rivoluzione. La realtà evocata dall’autore diventa un pretesto per l’esternazione della sua anima e dei suoi pensamenti, si guarda dentro fino in fondo per poi consegnarsi al lettore. Al mondo di allora, ma anche odierno immersi nel suo relativismo e materialismo reagisce regalandoci Oxana fatta di vita vera, di un rapporto tra uomo e creato, una riflessione filosofica sull’esistenza con accento via via funzionale al messaggio da trasmettere.
Il poema dal tono calmo è in movimento continuo con la presenza copiosa di una gamma di contrasti lessicali, successioni di immagini, di elementi polifonici che armonizzano un’ eufonia superiore, tutto ciò concorre a creare quel ritmo incalzante che si fa solenne nella lettura.
La singolarità sta nella sua costruzione piena di colore linguistico che rende sussultante la realtà. Una continuità guida le differenti stagioni creative del poeta evidenziando una coerenza immaginativa che si sviluppa dalle rigorose composizioni poetiche alla fluttuazione instabile del cuore. Con la scrittura Boietti riafferma con forza i valori della spiritualità e si misura con l’intemporalità ed affina la capacità intellettuale. Energie incontrastate alitano sulla parola creando un’atmosfera di intenso valore emozionale. Nel rievocare la memoria è sempre attiva, capace di proseguire nel conforto con la passione.
Un tema persistente è il pulsare luminoso della vita che dal profondo della materia si spinge verso soglie sconosciute dove l’enigma dell’invisibile dialoga con le forze del vuoto. Scarrucolando tra i fili della memoria Oxana si presenta con un senso di calore, di pulito per poi erompere in ricordi pregni di dolore. Boietti rende vitale un personaggio capace di sopravvivere e resuscitare emozioni condivisibili, garantisce la sopravvivenza dell’amore della vita, l’essenza dell’esistenza regna in tutti i luoghi. Si muove sul piano realistico, esibisce una vibrante poetica, il lettore si lascia catturare dallo sguardo e dal verso musicale ovvero l’epifania del suono, dagli addii perché la vita è fatta di addii. In questa figlia-donna colpisce la sua apparente inquietante freddezza, per il suo mistero e pudore della narrazione, le ferite della storia con eloquio trattenuto raccontano l’attaccamento alla vita e gettando la maschera della rassegnazione reclamano un inno alla pace.

Annitta Di Mineo