PRESENTAZIONE



In “La voce arcana” Marco Boietti riconosce il percorso faticoso per giungere all’essenza attraverso le scosse telluriche del vivere quotidiano. Si muove privo di armatura, ne rimane ferito ma va avanti sorretto dall’amore, dalla vitalità a scoprire il mistero della vita, approdando alfine alla musa ispiratrice, la poesia.
Assaporando il senso di immortalità, di infinito si annulla nelle misure di spazio e tempo <<… / nel freddo significato della vita/ …>> della poesia Sciabordio di luce. Centrale nella sua poetica è la luce, la vibrante intensa luminosità che si percepisce come atto vitale e necessario.
Le poesie de “La voce arcana” sfiorano le corde emozionali, trasformano la forma in spiritualità che per l’uomo è il cuore da cui << …lasciate per sempre/ il luogo/ dove nasce perduta/ la vita>> in Un’altra strada.
I versi di Boietti traspirano pacatezza inquieta e grazie all’armonia ci restituiscono il reale trasfigurato in icone affascinanti e pregne di emozioni.
Talvolta se pur si percepiscono l’angoscia e lo smarrimento nella poesia Senza ritorno c’è un <<… dirigo la prua/ verso l’isola dimenticata>>. Con voce serena, il lettore avverte quasi sempre una frenata di tono, come si trattasse di un urlo trattenuto.
Nella poetica di Marco Boietti ci sono calma e distacco al contempo.







Nelle sezioni di questa raccolta, col suo io lirico dona ai lettori versi che indicano il suo grido interiore senza far mancare gli amori, i paesaggi i sogni svaniti <<…/ nei pozzi dell’esistenza/ …>> di Magia.
I versi di Segnatempo s’inabissano <<…nei recessi più angusti/ la vita brucia/ l’insonne agonia.>> riemergono su Ignoto << … Per ricomporre il giorno malato della vita >>, si spostano sull’anima con musicalità ora sommersa ora incalzante.
Le parole soppesate attribuiscono la forza della compassione, del rammarico dell’affezione, di tutte quelle forme che empiono la vita dell’essere umano.
L’opera del poeta riflette, attraverso la poesia, sulle sorprendenti capacità della natura, la sua resistenza e flessibilità, la sua intima capacità evocativa.
Colloca il tempo in qualche modo al di fuori di esso, costruendo un ponte tra passato e presente ed uno tra interno ed esterno.
“La voce arcana” forgia emozioni, interpreta un viaggio coinvolgente col compito di discutere tra noi e le commozioni. E’un percorso emozionale, letterario e metaforico tra due sfere lontane ma sorprendentemente vicine <<Se nulla potrà più /riportarmi/ tra lucidi fili d’erba / bagnerò/ le ali nel pianto/ delle nuvole/ dove sarà/ l’urna del mio sogno.>> de L’altro cielo, così tra le macerie della memoria osservando l’universo rifonda il punto di partenza della spiritualità sacra intrinseca dell’uomo.

Annitta Di Mineo