PRESENTAZIONE

L’incontro di due entità, due coscienze tormentate per cause diverse e lontane tra loro.
Lui di Parigi, condannato a scontare anni di prigione sia pur innocente, lei, chiamata a coprire il ruolo di un’attrice malata in un film che si rivela un completo insuccesso.
Da qui il senso di colpa che diviene insostenibile.
Si conoscono dapprima per via epistolare con lui detenuto.
Lei gli fa recapitare un biglietto aereo e del denaro cosicché quando viene scarcerato, può raggiungerla a Seoul, dove vive.
Ciascuno confessa all’altro il proprio tormento nei giorni, pochi, trascorsi nella casa di lei.
L’ approccio tra i due appare non così intenso quando in realtà l’uno trova nell’altra la possibile via per alleggerirsi se non liberarsi del proprio vissuto.
Il loro incontro si compie in maniera quasi liturgica come se ciascuno necessitasse dell’altro per assolvere se stesso. Sino al ritorno di lui a Parigi.
Scritto in terza persona e quasi sempre col discorso indiretto, non concede spazio al lettore così che tutto possa fluire in un contesto narrativo ininterrotto.
“Up” vuole indicare un senso di dinamicità, di movimento tra i due protagonisti, quasi a ridurre la distanza che si farà leggera come piuma.


Pagina dell'editore

copertina Up