RECITAL DELLA DECADENZA

Nel sonno il buio si dilegua, fugge
la paura vestita da gioventù, salta
quelle barriere di tronchi dietro cui
stavano giochi di ingenui bambini.

Rit. Non sai se quel candore di miele
sia fiore unico o incenso divino
forse solo invito a salire al cielo
con la luna che splende opaca.

Le suppliche del sospiro fanno male
se circondano il cuore di felci orgogliose
per quel tocco fresco ricevuto della terra
ma ora i ricordi si fanno sempre più acuti.

Rit Non sai se quel candore di miele
sia fiore unico o incenso divino
forse solo invito a salire al cielo
con la luna che splende opaca.

Viene la voce antica del vento
la solitudine cerca versi leggeri
rinunci a parole che abbiano
il sopravvento della violenza.

Rit. Non sai se quel candore di miele
sia fiore unico o incenso divino
forse solo invito a salire al cielo
con la luna che splende opaca.

Nulla hai più, tutto rimane nascosto,
le foglie sui rami fioriscono solo
negli occhi oltre labirinti che il tempo
crea prima che svanisca il desiderio.

Rit. Non sai se quel candore di miele
sia fiore unico o incenso divino
forse solo invito a salire al cielo
con la luna che splende opaca.

Siamo nascosti, ci siamo nascosti
sotto le labbra del cielo che piove
solo acqua amara, sopra di noi
sfilano indifferenti le api e gli aerei.

Rit. Non sai se quel candore di miele
sia fiore unico o incenso divino
forse solo invito a salire al cielo
con la luna che splende opaca.