Il mondo ha chiuso la porta

Giorni settimane,
ormai,
tra angosce quotidiane
la più dura
quella d’esser lontano
rimane,
ci si scrive, cosi si dice
“ti amo”
nelle stanze del caos
nella gravità della devastazione,
magari a qualcuno verrà
in mente l’idea del mare,
un ronzio nelle orecchie
o un semplice vaneggio
nei giorni della tribolazione
nei tempi dell’insanabile
esistenza
l’onda del miglio destino
porterà la brama di pescar qualcosa
che brilli,
strano e dolce
come un riso infantile.