Edgar Morin
Pietà per questa TERRA MORENTE
È giunto il momento di un’economia umana?

A 91 anni, non si stanca di chiedere misericordia per il pianeta :”La Terra sta morendo” dice, senza l’enfasi teatrale del protagonista di una catastrofe galattica di celluloide.
“La corsa verso l’abisso si è accelerata ma mi sembra di gridare nel deserto” prosegue rammaricandosi. C’è una via per uscirne ma non passa per il rigore, né per la crescita che vogliono i nostri governi.
È la via del cambiamento, della trasformazione. Probabilità di farcela? Poche. Ma anche l’improbabile è possibile".
Ad aprile ha pubblicato in Italia “La Via. Per l’avvenire dell’umanità” (Raffaello Cortina).
Che fine hanno fatto le aspirazioni dei giovani spagnoli, della primavera araba, le aspirazioni alla libertà e alla dignità per un mondo più gusto, più fraterno, più comunitario?” Ancora una volta sono state deluse, ingannate”.
Le ultime rivolte hanno un punto in comune: quando la giusta collera riesce a rompere il sistema, non ha poi un progetto per cui sostutuirlo. E così l’evoluzione diventa addirittura regressiva. Quando il comunismo, religione
laica del XX secolo è fallito, la ricerca è tornata sui vecchi paradisi, sia cristiano o mussulmano. Lo stesso è accaduto ora in Egitto e in Tunisia dove a beneficiarne è stato un partito religioso retrogrado. In Spagna,
negli Stati Uniti, in Francia il peso della crisi economica ha aggravato la situazione: non è stata trovata la via per il cambiamento. Ora è possibile a patto di non rincorrere il rigore e la crescita, intesa come un profitto: è il momento di una economia sociale e solidale: ma non mi riferisco solamente alle cooperative, ma anche alle imprese che non abbiano come scopo principale il risultato di bilancio. Quella crescita ci porta contro un muro.
Se tutti i cinesi avranno l’auto,il mondo sarà asfissiato. Ma i destini sono in mano ai tecnocrati, che hanno paralizzato il pensiero politico.
Deve decrescere l’economia dello spreco e della distruzione, in favore dell’economia bio. Non si parla di pale eoliche ma di umanizzare le città, favorire il trasporto pubblico, costruire parcheggi esterni. Quando dico che la terra sta morendo non è questione solo di danno climatico: il vero problema è l’agricoltura industriale.
I politici vivono in un mondo chiuso avulso dalla realtà comune perché intorno a loro c’è una barriera di specialisti che li consigliano e impediscono loro di vedere i problemi nell’insieme. Ma forse possiamo ancora svegliare
la classe politica, troppo divisa, e incapace di un rinascimento spirituale e morale, le differenze sono più importanti dei fattori di unione. Manca una politica estera comune.
Alla domanda: esiste oggi l’uomo del cambiamento?
Io non vedo nessuno. Nè penso di potere essere io quel profeta.
edgar_morin