I migliori libri del 2010 per sololibri.net


“Amaranta” è l’ultima raccolta di poesie di Marco Boietti (Altromondo Editore, 2010). Il pensiero vaga solitario; anche quando la morte - violenta - reclama la sua parte, essa sembra rimanere, giustamente, un elemento della vita, non già la negazione di essa. L’esistenza in sé è già una condizione di precarietà e non concede il tempo di preparare la valigia al momento del suo commiato. Nel mondo occidentale il rapporto con il trapasso non è vissuto con quella minima preparazione che lo spirito richiederebbe, ma come un messaggio continuo di esorcizzazione. Voglio richiamare alcuni punti dove il poeta - umilmente - accenna ai momenti bui, quando la bonaccia fa tacere l’ispirazione nel mare della creatività.
Un momento di silenzio / la mente sospira / la penna tace / la parola è assente. Come è triste e noiosa / questa sterile angoscia (“Il vuoto”). Ancora in “Sera”: si ingigantisce la fatica / pesante da sostenere è il fardello della mente / cresce il tempo ma / non si sa per cosa /. Libererò la bella Giulia / da questo tormento, / seduto sulla riva del fiume / per vedere passare / con gli abiti dell’inganno / il cadavere delle parole. Concludendo: O forse sono ancora lì / gli occhi della Musa circondati dal buio / mi chiedono di giocare / così / senza regole, / come fa la vita.
Alti e bassi che hanno un pregio: quello di avere un seguito.

Recensione a cura di
Lorenzo Paride Capello su ibs.it -
Sololibri.net
(05-10-2010)

Con "Amaranta" (Altromondo Editore,2010) Marco Boietti esprime una chiara sensibilità letteraria ed ecologica,dimostrando di essere molto più calato nella quotidianità di quanto si pensi. Chi vive nella realtà delle città ha perso da tempo la possibilità di imbattersi in quei veri capolavori di Madre Natura che sono determinate specie di farfalle,magiche creature,favole volanti capaci di farsi ammirare dall'uomo, di rassicurarlo con le loro innocue ed eleganti esibizioni. Ma il significato ultimo dei loro volteggi potrebbe cosi suonare: nonostante i tuoi misfatti ecologici, io continuo ad esistere, perpetuo la mia specie, volo ugualmente in un'aria malsana, regalo la vista dei miei colori agli occhi che ancora mi cercano. L'uomo, regista di talune scellerate scelte, dovrebbe essere indotto a ripensare a se stesso e a tante sue decisioni non sempre condivise dalla Natura. Non vorremmo che oltre alle farfalle rinchiuse in farms-in alcuni luoghi - per attrarre turisti, tocchi una sorte meno felice alle libellule, alle lucciole, alle api, preziosi parametri dello stato di quel bene assolutamente irrinunciabile che è l'Aria che Tutti respiriamo.

Recensione a cura di
Giancarlo De Ambrosis su ibs.it

(29-10-2010)

Amaranta, 2010, AltroMondo Editore, è l'ultima raccolta poetica che Marco Boietti ha recentemente presentata a La Riseria di Novara, il 16 ottobre. 
Ancora una volta lo storico legame ombelicale sembra legare l'Autore con la sua poesia, collocandola in un tempo psicologico brillante ed allo stesso tempo malinconico.
Ho letto più volte Danza del Fuoco e questa riflessione personale mi è arrivata in maniera deliziosamente quasi segreta. La cultura gitana, non stanziale, non è quella che, purtroppo, comunicano i media, ma grazie alla poesia erge una sua dignità antica capace di generare una propria cultura, tradizionale ma autonoma.
/tempo infuocato che brucia i sogni in palpiti che non hanno ritorno / 
Le fisarmoniche, le trombe, i violini sono il coro acustico che accompagna
/imprevedibili i passi si muovono veloci e eleganti, quasi invisibili e bellezza diffonde insopportabile ardore quando la cascata dei neri capelli cade all'indietro/. Sembra di assistere ai canti delle stelle, alla gioia di un cuore eterno ma vergine di sogni ardenti, consumati in un silenzio scontato / trabocca rosso il vino nelle coppe davanti a te, rosa bianca vestita dai ventagli di ali di farfalle. Fulmine nella notte scende il silenzio sulla tua danza, a sfidare il sospiro delle stelle che piangono giusta invidia/. La bellezza pare farsi ultraterrena e suscitare sentimenti che appartengono alle costellazioni del creato. 

Recensione a cura di
Valeria Iandola su Deastore, Unilibro, Ibs e Webster

(22-11-2010)



Vira sull'elemento femminile "Amaranta",2010,AltroMondo Editore l'ultimo libro di poesie di Marco Boietti.Il prototipo femminile è concepito dall'autore come ideale,quasi platonico/
sono amore non ricambiato sopravvissuto ai saccheggi del cuore,corpo vuoto che continua a respirare/( Statua di dolore).
Le sequenze si susseguono per assumere la veste di dialoghi con l'amata/
dal primo nascere,rapito da celestiale musica la tua bellezza bisbigliava all'informe/piccolo essere confuso/Vanno i sospiri fra le mure deserte del tempio dove disperazione urla perenne ribellione/ (Amara prigionia).
Il nucleo centrale rimane il dubbio,il dolore,l'esaltazione dell'incontro,abbandono/
conosci tu Amaranta,che porti il suo nome quale mondo di misteri la chiamò? per proseguire/si chiude il mio cammino che più non procede mentre sogna il nulla che di me è rimasto quando interrogo lo specchio dell'orrore/e non risponde/ (Amaranta).
E' poesia che si fa avventura verso l'assoluto in ali di farfalla, verso l'esplorazione in una voglia di rinnovamento che non desidera conoscere misure o limiti
/ il pensiero indugia sull'incanto di una infinita contemplazione/ (Neve), rivive strade sotto una luce diversa che può portare anche ad un irresistibile rischio/ grande uomo di scienza,piccolo essere di terra ti persegue la fedeltà a uno spirito che non vede,nell'architettura della notte,l'unica volta che sostiene l'essere vita sulla terra/il mondo finisce scolpito su una pietra con una data/ (L'alchimista).
Il gioco dei significati si fa molteplice da rendere la lettura stessa non consapevole in una parola che cerca di essere la più aperta possibile.

Recensione a cura di
Ellen Tedeschi
(28-11-2010)