La complessività della parola regala il bisogno di una
introspezione continua dell’essere nel ciclone della vita portando
a legittimare i sogni e a sdoganarli nell’estasi del
pensiero.
Un passo della introduzione ad un saggio dedicato a un grande poeta
del passato, merita di essere ripreso e ripensato alla luce della
realtà degli autori contemporanei. La sua testimonianza poetica
aveva compreso con chiarezza la profonda efficacia vitale della
congiunzione tra biografia e poesia. E questo processo di
identificazione tra l’autore e le sue figure tratteggiate, tra la
quotidianità vissuta e il suo mondo poetico e artistico offre, alla
luce di una splendida sintonia, una chiave di accesso privilegiato
alla comprensione dell’opera di chi scrive.
Senza arrivare a estremizzare, naturalmente, il concetto per
evitare coincidenze anche estetiche eccessive nell’ambito
privato.
E’ l’introduzione, il luogo deputato ad accendere la luce sul mondo
dell’autore, aggiungendo quelle parole che, forse, sono state
volontariamente evitate per pudore o per una capacità esplorativa
troppo ermetica. O per molteplici altre cause.
Se in seguito interviene anche una recensione lungimirante a
prendere il testimone, le parole scritte rivivono un sogno che
meglio aiuta a comprendere e ad autocomprendersi.